In Palm Springs pineapple televisions meet extra terrestrial celestial harmonics…

I mobili di Anna sono un’esuberante, giocosa, gioiosa, celebrazione della vita. Questi pezzi hanno un’eleganza naturale, linee sottili e proporzioni. Anna combina un oggetto funzionale con ornamenti. Lei sperimenta tecniche tradizionali con nuovi materiali e tecnologie.

I pezzi sono sostenibili grazie alla qualità dei disegni, all’artigianato italiano e ai materiali selezionati. Questi pezzi sono costruiti per durare ed essere tramandati come cimeli. Poiché il lavoro è legato a molti periodi classici incorporati in nuove forme, possono esistere in spazi diversi e riguardare tutti gli stili passati e presenti.

Sono mobili contemporanei e moderni, progettati con la qualità di un pezzo da museo o di una galleria d’arte. Poiché possedere un oggetto di tale manifattura è l‘equivalente di possedere un pezzo di antichità o opera d’arte, non c’è differenza.

Colori ispirati ai dipinti e ai palazzi rinascimentali, che viaggiano, vivono e sognano, sono selezionati per lavorare insieme su tutti i tipi di superfici e in diversi tipi di luce: luce diurna, ombra e illuminazione artificiale. È questo tipo di meticolosa attenzione ai dettagli che costituisce la base del lavoro di Anna.

Gli oggetti portano con sé frammenti di storia, mescolati a nuove idee, per la vita presente e futura. Il lavoro è adatto sia in interni formali che antichi: palazzi, case di campagna o appartamenti contemporanei. I pezzi raccontano storie con la presenza formale dei mobili tradizionali ma si integrano con qualsiasi stile poiché nascono da numerose e differenti influenze.

(Sally- Sarah Titterrington 2019 )

Il mobilio, come le altre produzioni di AG, non risponde ad una questione di stile, ma ad una ricerca di carattere espressivo, che Anna applica indifferentemente alle cose che la circondano: siano esse vasi, tappetti, mobili, maschere…o, altro. La coppia di credenze “ Bea” in legno intarsiato deriva da una ricerca sul Decor design in 3D, (1985). Si tratta di una sperimentazione sull’utilizzo dei primi decori in tre dimensioni. Mentre la poltrona “Tonda”, non nasce per risolvere una funzione, ma è un metaprogetto, sulla tematica del sedersi, è una forma che vuole evocare la gioia di accovacciarsi sul grembo materno.

I tavolini in terracotta “TAMBU & TON TON”, esprimono una linea semplice, realizzata con un materiale arcaico come la terracotta, sono oggetti di design, con una valenza di carattere etnico.

Al contrario il trio dei mobili del brand “ANIMALOVE”, è legato al ritratto animale, alla ricerca sulla zoosemiotica.

Il mobile “A VISO APERTO”, affronta il tema del ritratto umano, tema che Anna esplora, fin dagli inizi della sua attività (performance “Persone Dipinte”- museo Alchimia 1986). 

La collezione “FIGURE PRESENTI”, costituita da tavoli, sedie, lampade, maschere e tappeti per Memphis, appartiene alla “classicità contemporanea” sono figure che affermano la loro presenza esteriore ed interiore attraverso sagome ben visibili. Esse si pongono come pensieri che esprimono la responsabilità delle cose “ferme” come A. Mendini ha scritto sulla collezione.

(A. Mendini, Figures Presenti-Memphis catalogue).

In Palm Springs pineapple televisions meet extra terrestrial celestial harmonics…

I mobili di Anna sono un’esuberante, giocosa, gioiosa, celebrazione della vita.

Questi pezzi hanno un’eleganza naturale, linee sottili e proporzioni.

Anna combina un oggetto funzionale con ornamenti. Lei sperimenta

tecniche tradizionali con nuovi materiali e tecnologie.

 

 

I pezzi sono sostenibili grazie alla qualità dei disegni, all’artigianato italiano e ai materiali selezionati. Questi pezzi sono costruiti per durare ed essere tramandati come cimeli. Poiché il lavoro è legato a molti periodi classici incorporati in nuove forme, possono esistere in spazi diversi e riguardare tutti gli stili passati e presenti.

Sono mobili contemporanei e moderni, progettati con la qualità di un pezzo da museo o di una galleria d’arte. Poiché possedere un oggetto di tale manifattura è l‘equivalente di possedere un pezzo di antichità o opera d’arte, non c’è differenza.

Colori ispirati ai dipinti e ai palazzi rinascimentali, che viaggiano, vivono e sognano, sono selezionati per lavorare insieme su tutti i tipi di superfici e in diversi tipi di luce: luce diurna, ombra e illuminazione artificiale. È questo tipo di meticolosa attenzione ai dettagli che costituisce la base del lavoro di Anna.

Gli oggetti portano con sé frammenti di storia, mescolati a nuove idee, per la vita presente e futura. Il lavoro è adatto sia in interni formali che antichi: palazzi, case di campagna o appartamenti contemporanei. I pezzi raccontano storie con la presenza formale dei mobili tradizionali ma si integrano con qualsiasi stile poiché nascono da numerose e differenti influenze.

(Sally- Sarah Titterrington 2019 )

Il mobilio, come le altre produzioni di AG, non risponde ad una questione di stile, ma ad una ricerca di carattere espressivo, che Anna applica indifferentemente alle cose che la circondano: siano esse vasi, tappetti, mobili, maschere…o, altro. La coppia di credenze “ Bea” in legno intarsiato deriva da una ricerca sul Decor design in 3D, (1985). Si tratta di una sperimentazione sull’utilizzo dei primi decori in tre dimensioni. Mentre la poltrona “Tonda”, non nasce per risolvere una funzione, ma è un metaprogetto, sulla tematica del sedersi, è una forma che vuole evocare la gioia di accovacciarsi sul grembo materno.

I tavolini in terracotta “TAMBU & TON TON”, esprimono una linea semplice, realizzata con un materiale arcaico come la terracotta, sono oggetti di design, con una valenza di carattere etnico.

Al contrario il trio dei mobili del brand “ANIMALOVE”, è legato al ritratto animale, alla ricerca sulla zoosemiotica. Il mobile “A VISO APERTO”, affronta il tema del ritratto umano, tema che Anna esplora, fin dagli inizi della sua attività (performance “Persone Dipinte”- museo Alchimia 1986). 

La collezione “FIGURE PRESENTI”, costituita da tavoli, sedie, lampade, maschere e tappeti per Memphis, appartiene alla “classicità contemporanea” sono figure che affermano la loro presenza esteriore ed interiore attraverso sagome ben visibili. Esse si pongono come pensieri che esprimono la responsabilità delle cose “ferme” come A. Mendini ha scritto sulla collezione.

(A. Mendini, Figures Presenti-Memphis catalogue).