ANNA GILIDESIGNER E ARTISTA

Anna Gili, artista e designer, si caratterizza e differenzia per un approccio accademico- professionale- artistico fortemente influenzato dalla cultura Rinascimentale, che appartiene alle sue origini Umbre.
La sua formazione è avvenuta attraverso l’impatto con la cultura milanese del design, a cui Anna partecipa intensamente dal 1983.

Nata ad Orvieto, Gili si è laureata all’ I.S.I.A. (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Firenze. Si trasferisce da Firenze a Milano, dove apre il suo studio nel 1989.

Anna Gili Design Studio lavora per aziende leader nel settore dell’arredamento e dell’arredamento per la casa. Tra i suoi clienti: Alessi, Byblos casa, mosaici Bisazza, Cappellini, Cassina, Dornbracht, Ritzenhoff, Salviati, Slamp, Swarovski, Swatch, TDK Europe lo sa, Trend Mosaici, Valcucine.

Anna Gili produce anche collezioni di oggetti e mobili per Memphis in edizione limitata 2007, CVM (Murano Glassmaking Company) 2008, Atala 2010, Carlo Poggio Design 2011, Artbeat 2013.

ANNA GILIDESIGNER E ARTISTA

Anna Gili, artista e designer, si caratterizza e differenzia per un approccio accademico- professionale- artistico fortemente influenzato dalla cultura Rinascimentale, che appartiene alle sue origini Umbre.
La sua formazione è avvenuta attraverso l’impatto con la cultura milanese del design, a cui Anna partecipa intensamente dal 1983.

Nata ad Orvieto, Gili si è laureata all’ I.S.I.A. (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Firenze. Si trasferisce da Firenze a Milano, dove apre il suo studio nel 1989.

Anna Gili Design Studio lavora per aziende leader nel settore dell’arredamento e dell’arredamento per la casa. Tra i suoi clienti: Alessi, Byblos casa, mosaici Bisazza, Cappellini, Cassina, Dornbracht, Ritzenhoff, Salviati, Slamp, Swarovski, Swatch, TDK Europe lo sa, Trend Mosaici, Valcucine.

Anna Gili produce anche collezioni di oggetti e mobili per Memphis in edizione limitata 2007, CVM (Murano Glassmaking Company) 2008, Atala 2010, Carlo Poggio Design 2011, Artbeat 2013.

Anna Gili Design Studio

Il suo modo di pensare il progetto è olistico, e spazia in modo sistemico e transculturale in ambiti disciplinari empatici quali arte, moda, fumetto, interior design e architettura.

L’inizio del percorso di Anna Gili risente dell’influenza di quei molteplici mondi creativi che l’hanno portata ad esprimersi attraverso performance e installazioni di avanguardia come Abito sonoro” (1984), “Persone dipinte”(1986) e “Vestito di fiori” (1987), divenute poi l’humus per le sue prime storiche creazioni come la poltrona “Tonda”e il vaso “Cro”.

Ha partecipato a numerose mostre d’arte e di design con alcuni dei più importanti musei del mondo: Centre Pompidou a Parigi, Seoul Arts Center in Korea, Louisiana Revy museum in Danimarca, Artist’s Space a New York, Ubersee-Museum in Bremen, PAC Pavilion of Contemporary Art, Triennale di Milano, Denver Art Museum, Mewgaton Athens Concert Hall, Warehouses in the SEIBU Giappone, IMA Indianapolis (Museum of Art). Galleria Kaess Weiss in Stuttgart, Museum Alchimya in Milan, Expo in Taejon in Korea.

“… gli oggetti che ci circondano sono tutt’altro che neutri e impersonali, e partecipano alla vita, sono interattivi, ci aiutano a mantenere legami con il mondo e con il nostro immaginario.E ci riportano, attraverso la loro simbologia e il loro carisma, alla nostra infanzia e anche a tempi più antichi..”

Anna Gili Performances
Anna Gili

Le premesse teoriche al proprio fare, da sempre sospeso tra arte e design, vanno messe in relazione al clima vivace di rottura postradicale operata da Alchimia dalla fine degli anni Settanta nei confronti del funzionalismo ortodosso modernista, e alla vicinanza intellettuale con Alessandro Mendini, quindi all’idea di design che riabilita il decoro e una profonda creatività (liberata) a fondamento del progetto, qui inteso come una girandola sentimentale di forme, colori e azioni, in cui l’uomo e i suoi bisogni atavici sono al centro, ancor primi di quelli materiali..

La sua costante e intensa ricerca l’ha portata alla genesi del suo universo zoosemiotico e ad un uso ingegneristico del colore nell’arredamento e nell’interior design.

Ha tenuto diverse mostre basate sulla ricerca zoosemiotica tra le quali anche la mostra personale “Animalove” presso il Seoul Arts Center nel 2014. Ha progettato diversi prodotti basati sul suo marchio “Animalove” per aziende coreane come Artcenter IDA, 7321 Design e Scholas.

Lavora nel suo famoso spazio “WonderLoft” che è stato pubblicato su prestigiose riviste internazionali. Il suo uso del colore è uno degli aspetti più distintivi delle sue opere e nel “WonderLoft” ha sperimentato l’uso ingegneristico del colore nell’arredamento e nell’interior design.

È stata la musa ispiratrice del famoso cavatappi di Mendini “Anna G.” di Alessi, iconico cavatappi che molto le assomiglia e, che proprio come Anna Gili, porta un po’ di joie de vivre nelle nostre case.

Anna Gili

Le premesse teoriche al proprio fare, da sempre sospeso tra arte e design, vanno messe in relazione al clima vivace di rottura postradicale operata da Alchimia dalla fine degli anni Settanta nei confronti del funzionalismo ortodosso modernista, e alla vicinanza intellettuale con Alessandro Mendini, quindi all’idea di design che riabilita il decoro e una profonda creatività (liberata) a fondamento del progetto, qui inteso come una girandola sentimentale di forme, colori e azioni, in cui l’uomo e i suoi bisogni atavici sono al centro, ancor primi di quelli materiali..

La sua costante e intensa ricerca l’ha portata alla genesi del suo universo zoosemiotico e ad un uso ingegneristico del colore nell’arredamento e nell’interior design.

Ha tenuto diverse mostre basate sulla ricerca zoosemiotica tra le quali anche la mostra personale “Animalove” presso il Seoul Arts Center nel 2014. Ha progettato diversi prodotti basati sul suo marchio “Animalove” per aziende coreane come Artcenter IDA, 7321 Design e Scholas.

Lavora nel suo famoso spazio “WonderLoft” che è stato pubblicato su prestigiose riviste internazionali. Il suo uso del colore è uno degli aspetti più distintivi delle sue opere e nel “WonderLoft” ha sperimentato l’uso ingegneristico del colore nell’arredamento e nell’interior design.

È stata la musa ispiratrice del famoso cavatappi di Mendini “Anna G.” di Alessi, iconico cavatappi che molto le assomiglia e, che proprio come Anna Gili, porta un po’ di joie de vivre nelle nostre case.