La gallina nell’arte e nel design

É nato prima l’uovo o la gallina?

Da questo paradosso e rompicapo che ha impegnato anche Aristotele e Plutarco, possiamo capire l’importanza che la gallina riveste dal punto di vista della cultura mitologica e cosmogonica, fino al pensiero scientifico moderno. L’uovo, che nasce dal corpo della gallina, nella tradizione ermetica, unisce la dimensione microcosmica, riferita all’Uomo a quella macrocosmica, riferita al Mondo. All’uovo è attribuita l’origine della vita ed è sempre da un uovo che ha origine il cosmo: l’«Uovo Cosmico», o «Uovo del Mondo».

L’uovo è un simbolo universale di fecondità, di vita eterna e di resurrezione.

Banksy Chicken Egg Graffiti

Storia e archetipo

La gallina è un animale domestico con una storia di 4000 anni.

L’antenata della gallina domestica è la faraona. E’ un animale allo stato selvaggio, più aggressivo della gallina, originario del Nord -Africa e appartenente alle popolazioni dei numidi. E’ riconoscibile per la testa simile ad un elmetto. Essendo stata identificata con la femminilità la gallina-faraona è stata spesso sacrificata nei rituali africani legati alla fertilità delle giovani donne.

Rituali che si sono protratti fino ai giorni nostri, difatti nessuno considera che dietro al gustoso pollo arrosto che bandisce le nostre tavole si nasconde una delle più crudeli uccisioni di animali

che l’essere umano ripete fin dagli albori della sua vita. L’atto del nutrimento presupponeva nei popoli primitivi, l’uccisione della preda. Oggi assistiamo ad allevamenti intensivi dove le prede sono stipate per essere sacrificate ed adornare i piatti nelle tavole imbandite del mondo intero. Nella tradizioni locali l’uccisione delle galline viene effettuata in maniera antica per dissanguamento. Viene pertanto ancora oggi ripetuto il rituale dell’uccisione delle antiche faraone.

Iconografia

Dopo questa triste, ma necessaria premessa, vorrei analizzare l’iconografia di questo animale che ha accompagnato fin dalle origini l’essere umano, nutrendolo tramite il suo sacrificio. Nella religione cristiana Gesù ha adottato la Chioccia per descrivere il sentimento di protezione verso i suoi fedeli.

Gli esseri umani hanno valorizzato questo animale da cortile, attraverso la sua rappresentazione simbolica e iconografica,  nei vari manufatti ad uso decorativo che fanno parte dell’arredo delle nostre case. E’ possibile ammirare la gallina, nelle raffigurazioni di antichi mosaici bizantini e pompeiani. La troviamo nei dipinti fiamminghi, o nelle immagini delle tavole del 700’ con porcellane e vetri che ricalcano la morfologia dell’animale.

Il passaggio della gallina dall’essere volatile da cortile a soggetto di rappresentazione per gli artisti avviene anche perché dal corpo della gallina nasce una forma perfetta: l’uovo.

Dalla cosmogonia Egizia, Fenicia, all’Ebraismo, alla cultura dell’antica Cina, l’uovo assume un importanza legata alla fecondità ed all’eternità.

L’uovo pasquale è simbolo di resurrezione, si dona in primavera perché la primavera coincide con il risvegliarsi della natura.

Diversamente nell’iconografia artistica orientale, dove il segno è legato al movimento ed alla gestualità, l’animale è  rappresentato nel suo dinamismo spaziale, attraverso la gestualità dell’artista. Difatti la forma dell’oggetto rappresentato, coincide con l’azione della mano dell’artista.

A Yangling nella provincia dello Shaanxi, l’artigiano di oltre sessant’anni, Wen Fuliang, inizia la sua produzione di “uova decorate” alle prime ore del mattino. Ogni giorno, iniziando dalla scelta delle uova, procede molto rigorosamente a tutte le fasi di “decorazione delle uova”. Sui gusci, buttati via dalla gente, e all’interno dello “studio” in meno di dieci metri quadrati, ha inizio il sogno d’incisione di Wen Fuliang. La decorazione delle uova è una forma di produzione artigianale e tradizionale cinese. Sin dalle dinastie Ming e Qing, nella vita popolare, al momento di matrimoni, compleanni, e nascita dei bambini, c’è sempre la tradizione di regalare agli amici e familiari “uova rosse”.

Panorama artistico

Nel panorama dell’arte l’uovo  fin dalle origini ha destato estremo interesse, sia dal punto di vista pittorico che scultoreo, sia come sostanza alchemica, il cui utilizzo come ingrediente nella formazione dei colori ha dato alla pittura una capacità di resistere agli agenti temporali, un tratto di eternità insito nell’elemento stesso.

La Pala di Brera o Montefeltro alla Pinacoteca di Brera di Piero della Francesca del 1472,è forse la rappresentazione più significativa dell’importanza dal punto di vista simbolico della forma perfetta dell’uovo, che contiene il dogma della vita e assoluto divino, centro e fulcro dell’universo.

Molti artisti hanno introdotto l’uovo nelle loro opere: nelle nature morte di Flegel, nel barocco o nelle nature morte dei fiamminghi, con  gli animali sacrificati e venduti nei mercati delle città. Bosch,è l’artista che mette in evidenza la crudeltà del mondo rappresentando scene oniriche popolate di creature inquietanti. Queste immagini ci forniscono uno spaccato della vita nella quotidianità, in cui i rituali, legati al cibo si ripetono ancora oggi in maniera identica nelle stradine e nei carruggi del Sud della Francia, nel Belgio e in altre parti del mondo.

Altri artisti del calibro di Velasqueznel 700’, Chezanne nell’800’ ed anche Braquenel 900‘ riportano nelle tele, scene della vita quotidiana, dove non mancano mai le uova, raccolte in un cesto oppure rappresentate nella loro simbologia. Fortunato Depero,  nelle sue opere grafiche destinate alla pubblicità, realizzò una serie di cartelloni pubblicitari con immagini di galli e di galline in versione futurista.

Felice Casoratiassocia simbolicamente l’uovo alla maternità: “Maternità con uova”.

Negli artisti surrealisti Magrittee Leonor Fini, l’uovo diventa soggetto del quadro come nella “Guardiana dell’huevo Negro”, oppure diviene dogma ed elemento di mistero come nei quadri metafisici di Giorgio De Chirico: ”Wunderkammern”.

Leonor Fini la guardiana dell'uovo nero 1955

Guardiana dell’huevo Negro – Magrittee Leonor Fini

Lo scultore Constantin Brancusi  esalta la forma perfetta dell’uovo nella musa addormentata 1909-1910 e nella scultura “Beginning of the world” 1915, sculture che pongono simbolicamente attraverso la forma elaborata, l’enigma dell’esistenza.

L’artista Lucio Fontana  rompe la forma perfetta dell’uovo, attraverso una serie di fessure e buchi nella materia, nella “La fine di Dio “ 1963-1964, riporta la forma scultorea e tridimensionale dell’uovo alla bidimensionalità, schiacciandolo e appiattendolo sul foglio.

Piero Manzonirealizza una performance di grande originalità, imprimendo il suo dito sporco di colore sulla superficie dell’uovo mangiandolo e offrendolo al suo pubblico con la volontà di dichiarare la voracità dell’arte “Consumazione dell’arte dinamica del pubblico” (21-6-1960).

Le raffinate performances di Rebecca Hornnegli anni 70,  erano delle azioni dell’artista che copriva la sua testa con dei piumaggi, oppure si adornava le mani con lunghissime unghie per trovare nuovi modi di relazionare la sua persona con lospazio circostante.

 

Manifatture artistiche

Accanto alle opere artistiche si è sviluppata un’iconografia più domestica, meno legata ai temi dell’assoluto. Manifatture alle quali sono molto affezionata per amore del mio lavoro e per la narrazione del vissuto domestico delle epoche in cui esse sono state  realizzate. Dai primi manufatti delleepoche primitive fino alla contemporaneità, l’iconografia della gallina è sempre presente.

La gallina è presente nei manufatti di alto pregio artigianale, trovati nei frammenti antichi  dei siti storici, che riportano alla luceoggetti di epoche lontane, come nelle produzioni dellebotteghe medioevali e degli atelier rinascimentali, oggetti che oggi  troviamo neimusei, oppure come copie degli originali nei negozi di souvenir.

Questo animale da cortile così bistrattato, è rappresentato nelle porcellane, neivetri artisticie nei metalli preziosi. Nell’ Arts & Crafts l’iconografia della gallina è presente nelle reali manifatture storiche, che nascono a cavallo tra il ‘700  e l’‘800 , nelle produzionidi Sèvres, nelle porcellane di Richard Ginori e di Capodimonte,nelle manifatture di Meissen, di Royal Copenhagen, nel vetro di Laliquecome in quello di Swarovski.Nei metalli preziosi si distinguonole celebri produzioni di uova di Farbergé per lo zar Alessandro III.

Le vetrerie storiche come Salviati Venini hanno nei loro archivi bestiari di artisti come quello di Fulvio Bianconi degli anni 50’, le cui sculture digalline e galli sono un esempio di grazia nella lavorazione del vetro ed esprimono un sentimento poetico. Sempre negli anni 50’ da ricordare è la bella brocca in maiolica ceramica di Bruno Baratti con una splendida rappresentazione di un gallo.

Fulvio Bianconi Gallo e galline

Artisti designer e artigiani contemporanei

Ci sono poi artisti che hanno realizzato opere sul tema legato all’osservazione della natura e degli animali tra questi: Luigi e Toni Zuccheri, quest’ultimo architetto e designer figlio del artista Luigi, dal quale ha ereditato l’interesse animalista, realizzando opere in vetro di murano per Venini, Barovier e Toso e Seguso Viro, sul tema di upupe, galli e  galline.

Anche  il lavoro di Robert Benavidez,artista messicano contemporaneo è interessante in quanto nelle sue creazioni mantiene lo splendore dell’oggetto decorativo. Le sue galline-draghi sono creature ibride che si ispirano ai quadri di Bosch.

Nel panorama degli artisti art-maker contemporanei sono interessanti le sculture dell’artista londinese Barbara Franc, sul tema della gallina con l’utilizzo di materiale di scarto e fili di rame, una sorta di robocop in versione animale.

Invece l’artista Laurel Roth,californiana ricopre di maglie all’uncinetto il corpo dei volatili come nella sua opera “Read Cricheted Birds”.

La produzione artigianale Italiana è presente attraverso i siti storici in tutto il territorio, con le botteghe ceramiche, le vetrerie, le porcellane. Iniziando dal Sud Italia troviamo le ceramiche Sarde, quelle siciliane tra cui le ceramiche diNotoe Caltagirone, famose per le teste di Moro,  le ceramiche di Vietricon decori di animali dell’artigiano artista SolimeneLe ceramiche di Lenci di Torino che hanno nella loro collezione delle belle porcellane sulla tema della gallina come il magnifico gallo di Sandro Vacchetti 1933.

Gallo di Sandro Vacchetti

Ancora da citare: Faenza, Albisola, Montelupo, Nove,  difficile citarle tutte, ma una delle cose che hanno in comune le botteghe storiche come quellecontemporaneeè il bestiario nella cui collezione figura sempre il gallo e la gallina, presente quest’ultima oltre che, come oggetto decorativo, anche come oggetto funzionale:  piatto da portata oppure cesto e altro.

Il design ha prodotto a mio avviso una delle migliori creazioni, come omaggio a questo animale associato sa sempre al genere femminile. Si tratta del bellissimo e ironico tavolino Traccia,con le zampe di gallina, dell’artista surrealista Meret Oppenheim, disegnato nel 1929, come opera per la galleria di avanguardia di Leo Castelli, “Bird Leg Table” e prodotto dalla ditta Dino Gavina nel 1971.

Altri animali volatili di design  interessanti per l’asciuttezza e la sintesi delle forme sono il famoso  Eams House Bird  realizzato da Vitra nel 2007 come omaggio a Charles and Ray Eames che lo avevano acquistato nel 1940 da un artigiano dell’Illinois Charles Perdew. Oggettoche gli Eams tennero semprenella loro casa, utilizzandolo come icona nelle fotografie dei loro oggetti e nei loro arredamenti.

La designer olandese Hella Jongeriusper la manifattura Nymphenburg porcellaneha realizzato una bella collezione di piatti e porcellane sul tema animalista.

E infine vorrei citare qualche mio pezzo:  il mosaico Galloper Trend Group 2000,  parte della mia ricerca didesigner artista sul tema della zoosemiotica, al quale ho dedicato unlibro A.Gili, Animalove Book 1, Lupetti Editore.

Sono interessanti anche le case delle galline, i pollai, che sono delle micro architetture, sulle quali  oggi si è riversata una grande attenzione. I pollai urbani, ad esempio sono progetti che hanno riportato all’attualità il tema della qualificazione degli animali domestici che vivono in città. L’intento è quello di migliorare la vita umana nella città, adornandola della compagnia degli animali da cortile, che da sempre hanno accompagnato la vita delle persone.