Il design di Anna Gili non rappresenta uno status che ostenta lo stile di un'epoca, al contrario, scivola via dalla sua collocazione epocale perché attraversa le barriere del tempo e dello spazio attraverso forme narrative che si propagano fino a noi come archetipi di un universo estetico, e di un inconscio collettivo,quasi immortali.È, in realtà, una storia che si manifesta attraverso oggetti e installazioni, portandoci ai confini della stessa disciplina, con un processo inverso in cui è la narrazione dell’oggetto e non necessariamente l’oggetto stesso che diventa l’opera d’arte.

CRO, ELEPHANT PLANET AND SPACE BICYCLE

Le sagome chiaramente definite esprimono le qualità esterne ed interne delle figure. Sono state progettati per essere inserite e qualificare con la loro presenza e funzione estetica, poetica ed etica aree urbane anonime come: i centri commerciali, le rotonde stradali, tutte uguali ed indistinguibili.

La presenza di queste figure-sculture che rappresentano pensieri e cose “ferme” compensa l’alienazione insita negli spazi in cui sono collocate.

CRO è un vaso-scultura che è fermamente sostenuto da tre piedi; libera le sue braccia nello spazio per evocare la grazia potente di una misteriosa metafora alata. Un gesto di riverenza e gratitudine verso la Madre Terra e di appartenenza al genere femminile. .

SPACE BICYCLE

La sua presenza, infine di oggetto scultoreo, diviene strumento visivo di fuga onirica per “pedalare nei propri sogni”… L’ispirazione deriva dall’idea di decostruire la struttura di una bicicletta per esplorare le sue possibilità di rinnovamento formale attraverso il quale costruire nuovi valori e qualità dell’oggetto.

ELEPHANT PLANET

Nei mutamenti costanti del nostro vivere, la sua “presenza attiva” ha un doppio effetto benefico… da una parte, la sua mole e la sua pesantezza diventano indice di stabilità e immutabilità…e dall’ altra, la rappresentazione della struttura semiotica del suo possente corpo si trasforma in un oggetto d’ arte dalle forme ora raffinate e policrome, e diviene parte integrante dello spazio.

Il design di Anna Gili non rappresenta uno status che ostenta lo stile di un'epoca, al contrario, scivola via dalla sua collocazione epocale perché attraversa le barriere del tempo e dello spazio attraverso forme narrative che si propagano fino a noi come archetipi di un universo estetico, e di un inconscio collettivo,quasi immortali.È, in realtà, una storia che si manifesta attraverso oggetti e installazioni, portandoci ai confini della stessa disciplina, con un processo inverso in cui è la narrazione dell’oggetto e non necessariamente l’oggetto stesso che diventa l’opera d’arte.

CRO, ELEPHANT PLANET AND SPACE BICYCLE

Le sagome chiaramente definite esprimono le qualità esterne ed interne delle figure. Sono state progettati per essere inserite e qualificare con la loro presenza e funzione estetica, poetica ed etica aree urbane anonime come: i centri commerciali, le rotonde stradali, tutte uguali ed indistinguibili.

La presenza di queste figure-sculture che rappresentano pensieri e cose “ferme” compensa l’alienazione insita negli spazi in cui sono collocate.

CRO è un vaso-scultura che è fermamente sostenuto da tre piedi; libera le sue braccia nello spazio per evocare la grazia potente di una misteriosa metafora alata. Un gesto di riverenza e gratitudine verso la Madre Terra e di appartenenza al genere femminile. .

SPACE BICYCLE

La sua presenza, infine di oggetto scultoreo, diviene strumento visivo di fuga onirica per “pedalare nei propri sogni”… L’ispirazione deriva dall’idea di decostruire la struttura di una bicicletta per esplorare le sue possibilità di rinnovamento formale attraverso il quale costruire nuovi valori e qualità dell’oggetto.

ELEPHANT PLANET

Nei mutamenti costanti del nostro vivere, la sua “presenza attiva” ha un doppio effetto benefico… da una parte, la sua mole e la sua pesantezza diventano indice di stabilità e immutabilità…e dall’ altra, la rappresentazione della struttura semiotica del suo possente corpo si trasforma in un oggetto d’ arte dalle forme ora raffinate e policrome, e diviene parte integrante dello spazio.